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19-4-2019

Di nuovo in alto mare l’autorizzazione all’uso del triossido di cromo del CTACSub (1)

Con un comunicato del 16 aprile 2019, il Consorzio CTACSub informa che il comitato REACH della Commissione Europea aveva approvato la decisione di autorizzazione relativa alla richiesta del CTACSub in data 15 febbraio 2019. Si prevedeva pertanto che la Commissione avrebbe emesso la decisione definitiva verso la fine del marzo seguente.

Tuttavia, il 7 marzo 2019, il Tribunale dell’Unione Europea ha emesso una sentenza (causa T- 837/16: Regno di Svezia contro la Commissione Europea), su una precedente autorizzazione rilasciata dalla Commissione, che stabilisce condizioni rigorose per il futuro processo decisionale della Commissione stessa.

In aggiunta, il 27 marzo 2019, il Parlamento Europeo ha approvato una risoluzione con la quale chiedeva alla Commissione di ritirare la decisione relativa alla richiesta del CTACSub e di presentare un nuovo progetto di autorizzazione.

A fronte di questi due eventi, la Commissione ha rimesso in discussione il progetto di decisione di autorizzazione del CTACSub (e anche di altri progetti di decisione di autorizzazione) nel corso della riunione del Comitato REACH dell’11-12 aprile 2019.

Sembra che nel corso della riunione non siano state prese decisioni. Potranno aversi nuove informazioni al più tardi in occasione della prossima riunione del Comitato REACH che è prevista per metà giugno 2019.

Ci si potrebbe ora chiedere se la Commissione, viste la sentenza del Tribunale e la risoluzione del Parlamento europeo, intenda respingere le domande di autorizzazione del CTACSub.
A questo proposito, il CTACSub osserva che la risoluzione del Parlamento europeo è stata adottata con soli 309 voti a favore e 286 voti contrari e non ha alcuna forza vincolante per la Commissione. Tuttavia, la Commissione valuterà nuovamente il suo lavoro e verificherà se il progetto di decisione di autorizzazione sia ancora corretto e se sia conforme ai principi stabiliti dal Tribunale. Dato che l’autorizzazione è sostenuta dai comitati RAC e SEAC dell’ECHA e dalla maggior parte degli Stati membri dell’Unione Europea (24 su 28 voti favorevoli al Comitato REACH di febbraio), il CTACSub si aspetta che la Commissione continui a proporre l’autorizzazione. Potrebbero tuttavia esserci alcune modifiche al testo per recepire i contenuti della sentenza del Tribunale. Non ci si aspetta invece che intervengano modifiche ai periodi di revisione.



(1) Si veda anche la notizia all’indirizzo: https://www.assogalvanica.it/leggi_news.php?id=313&tipo=news


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