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11-5-2016

Triossido di cromo

Parere favorevole dell'ECHA alla domanda presentata da GROHEAG

Con un documento datato 5 aprile 2016, che può essere scaricato dal portale dell'ECHA, i comitati per l'analisi socio-economica (SEAC) e per la valutazione del rischio (RAC) dell'ECHA hanno espresso parere favorevole alla richiesta di autorizzazione all'uso del triossido di cromo presentata da GROHE AG.
Nell'ottobre del 2015, GROHE AG aveva chiesto l'autorizzazione per sé per due usi tra loro correlati.

(1) Uso del triossido di cromo per l'elettrodeposizione su diversi tipi di substrato allo scopo di creare una superficie durevole e di aspetto brillante (lucido) o opaco (elettrodeposizione funzionale con carattere decorativo).

L'opinione del RAC
Il RAC ha formulato il proprio parere tenendo conto: dei rischi derivanti dall'uso richiesto, dell'adeguatezza e dell'efficacia delle misure di gestione dei rischi descritte, della valutazione dei rischi connessi alle alternative come documentati nella domanda, delle informazioni trasmesse da terzi interessati, così come di altre informazioni disponibili.
Il RAC ha confermato che non è possibile determinare un DNEL (livello al di sotto del quale non ci sono effetti) per le proprietà cancerogene della sostanza in conformità all'allegato I del regolamento REACH.
Il RAC ha confermato che sembra non ci siano alternative idonee che riducono ulteriormente il rischio.
Il RAC ha confermato che le condizioni operative e le misure di gestione dei rischi descritte nella domanda limitano il rischio, a condizione che le misure di gestione del rischio e le condizioni operative, come sono descritte nella domanda, e le modalità di controllo proposti siano rispettati.

L'opinione del SEAC
Il SEAC ha formulato il proprio parere tenendo conto: dei fattori socio-economici e della disponibilità, idoneità e la fattibilità tecnica ed economica delle alternative in relazione con l'uso della sostanza, come documentati nella domanda, delle informazioni trasmesse da terzi interessati, così come di altre informazioni disponibili.
Il SEAC ha preso atto della conferma da parte del RAC che non è possibile determinare un DNEL per le proprietà cancerogene della sostanza in conformità all'allegato I del regolamento REACH.
Il SEAC ha confermato che sembra non ci siano alternative adeguate in termini di fattibilità tecnica ed economica per il richiedente.
Il SEAC ha considerato che la valutazione del richiedente (a) dei potenziali vantaggi socio-economici dell'uso, (b) dei potenziali effetti negativi dell'uso per la salute umana e (c) il confronto tra i due, si basa su una metodologia accettabile per l'analisi socio-economica. Pertanto, il SEAC non ha sollevato alcuna riserva che avrebbe cambiato la validità della conclusione del richiedente che i benefici complessivi dell'uso superano il rischio per la salute umana, tenendo conto delle eventuali incertezze nella valutazione, purché condizioni e modalità di controllo proposti siano rispettate.

Condizioni
Qualora l'autorizzazione sia rilasciata, RAC e SEAC raccomandano le seguenti modalità di controllo.
Il richiedente deve implementare regolari campagne di misura dell'esposizione dei lavoratori (campionamento almeno annuale) relative all'uso di Cr (VI) descritto nella domanda. Queste campagne di controllo devono essere comparabili per tutti gli stabilimenti e basate su metodologie o protocolli standard e garantire una soglia di rilevabilità sufficientemente bassa; devono comprendere il campionamento statico e personale dell'esposizione per inalazione ed essere rappresentative della varietà delle mansioni che possono comportare esposizione al Cr (VI) e del numero totale dei lavoratori che sono potenzialmente esposti.
Le emissioni di Cr (VI) nelle acque di scarico e in aria devono essere soggette a misurazioni regolari in tutti gli stabilimenti e i risultati dei controlli devono essere messi a disposizione delle autorità di controllo su richiesta. Le campagne di misura sono effettuate in conformità agli standard di campionamento e metodi analitici appropriati.

Revisione
Tenendo conto delle informazioni fornite nell'analisi delle alternative preparata dal richiedente e delle osservazioni ricevute nella consultazione pubblica, si raccomanda un periodo di revisione di 12 anni (che è quello richiesto da GROHE AG).

(2) Uso del triossido di cromo nel pre-trattamento (mordenzatura) del processo di elettrodeposizione.

Le opinioni del RAC e del SEAC e le condizioni ricalcano quelle espresse per l'uso precedente, il periodo di revisione raccomandato è di 10 anni (che è quello richiesto da GROHE AG).

Spetta ora alla Commissione Europea decidere se rilasciare l'autorizzazione e a quali condizioni.

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