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3-12-2013

European SME week: evento per la galvanica

Paul Rübig, deputato austriaco al Parlamento europeo, il 5 novembre 2013 ha ospitato nella sede del Parlamento stesso una riunione sul tema “REACH: uno degli atti legislativi più onerosi per le Piccole Medie Imprese (SME)”. All'evento hanno partecipato rappresentanti della Commissione Europea, del Parlamento Europeo, del Comitato Economico e Sociale Europeo (EESC) e dell'industria e delle Piccole Medie Imprese interessate tra i quali si segnalano Dave Elliott, amministratore delegato della Surface Engineering Association e Johannes Lusser, membro del Consiglio di amministrazione del Collini Group.


Dave Elliott ha spiegato brevemente di che cosa si occupa l'ingegneria delle superfici e perché è importante ed ha affermato che “Senza l'ingegneria delle superfici non ci sarebbe alcuna attività produttiva”. Riferendosi al REACH ha poi detto che “stiamo soffrendo per una legislazione ambientale che prevede sempre lo scenario peggiore”. Con 849 pagine di legislazione e migliaia di pagine di manuali il REACH manca non solo di chiarezza ma anche di certezza ed ha fatto l'esempio di alcune aziende che si chiedono se debbano trasferire il trattamento superficiale di cromo al di fuori dell'Unione Europea cosa che in realtà alcune aziende stanno già facendo. Elliott ha quindi riferito di un contratto per la fornitura di attrezzature per l'estrazione del petrolio in cui il committente chiedeva la certezza della fornitura fino al 2020, ma poiché il triossido di cromo è una sostanza estremamente problematica (SHVC) non è stato possibile fornire questa garanzia e il contratto è sfumato.
Il programma REFIT (Regulatory Fitness and Performance Programme) attraverso il quale la Commissione Europea intende snellire la legislazione è in prima linea per ridurre l'impatto sulle PMI - una sostanza estremamente problematica può essere utilizzata in modo sicuro attraverso la corretta applicazione della legislazione vigente. Ma ridurre gli oneri non ha senso senza certezza normativa. “Bisogna agire subito” ha dichiarato Dave Elliott “più si ritarda maggiore è il pericolo per l'industria manifatturiera dell'Unione Europea”.


Johannes Lusser si è detto completamente d'accordo con Dave Elliott e ha aggiunto che “c'è un futuro oscuro per gli sbocchi industriali dell'Unione Europea” e ha fatto vari esempi.
Una turbina in alluminio leggero che aiuta i produttori di automobili a raggiungere i loro obiettivi ambientali ha bisogno di un rivestimento speciale che richiede 2-5 anni per ottenere l'approvazione dell'Unione Europea. Non potendo garantire la fornitura fino al 2020 Collini Group ha perso l'ordine.
Un altro esempio è un piccolo componente di un sistema di frenata che ha un rivestimento d'oro che ha richiesto tre anni di sviluppo e ha bisogno di cobalto nel trattamento delle superfici. “Fino al 2011, nessuno aveva nulla contro di cobalto” ha detto Lusser “mentre ora è nella lista REACH delle sostanze candidate”. Queste situazioni creano una mancanza di certezza che rende impossibile l'innovazione. Lusser ha quindi aggiunto che “potremmo essere costretti a spostare la produzione di queste componenti in Messico” ed ha chiesto rivolto ai funzionari della Commissione “conoscete il nostro settore e le nostre obbligazioni? Non possiamo produrre prodotti ecologici senza il trattamento delle superfici”.

Scarica il resoconto dell'evento preparato dal Nickel Institute.

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